venerdì 23 giugno 2017

giugno 23, 2017

Viaggi letterari e l'Atene sconosciuta di Patrizio Nissirio: "Atene, cannella e cemento armato"

Buon pomeriggio! Sono stati giorni duri e faticosi, per non parlare del caldo che incornicia e appesantisce le giornate, ma le note positive non mancano nonostante tutto. Una di queste è la mia ultima lettura, una chicca consigliatami dalla Giulio Perrone Editore che mi ha portato a scoprire un luogo particolare che potrai scoprire anche tu proprio da oggi, in libreria! Buona lettura!

Autore: Patrizio Nissirio
Titolo: Atene, cannella e cemento armato. Percorsi e riflessioni con Màrkaris e gli altri.
Edizione: Giulio Perrone Editore, 2017
Prezzo di copertina: € 12,00

Passaggi di dogana è una collana della Giulio Perrone Editore, che si propone di far viaggiare il lettore per città più o meno conosciute, mondi nuovi e antichi attraverso le parole delle persone che meglio conoscono questi posti: gli scrittori. Quello su Atene è il terzo libro di questa collana che posseggo e forse uno dei più interessanti. Ma veniamo al dunque, perché la premessa di fondo del libro è subito abbastanza chiara: 

L'Atene che noi turisti conosciamo non è la vera Atene. O meglio, non è la sola Atene che esiste e che si può visitare.

Non appena mi sono ritrovata questo libro tra le mani la curiosità è salita alle stelle. La prima -e anche l'ultima- volta che ho visitato Atene ero molto piccola e ho pochissimi ricordi di questa città, tutti principalmente legati all'Acropoli e alla parte storica della città. Una parte eterna che incanterebbe anche il visitatore meno interessato -una piccola bambina che degli antichi greci sa poco e niente, ad esempio- ma che contrasta con la parte viva della città, quella che, come ci spiega Patrizio Nissirio, viene definita "brutta" da chiunque si giri "dall'altro lato". 

Seppur sia vero che la città è un agglomerato di palazzi, costruzioni spesso abusive e senza alcuna logica urbanistica, è altrettanto chiaro che Atene conservi la tradizione a modo suo. Nassirio è lineare nello spiegare al lettore che la città simbolo della classicità, è anche una congiunzione importante di culture, un ponte tra oriente e occidente che bene o male ha conservato piccole parti di queste stesse culture. 

lunedì 12 giugno 2017

giugno 12, 2017

Dare voce e vita allo sconosciuto: il progetto editoriale della "Nuova Editrice Berti"

Buongiorno lettore/lettrice!
Continuano gli appuntamenti intorno al Salone del Libro, questa volta si parla di una casa editrice che mi ha rubato il cuore e che ho avuto la possibilità di "intervistare".
Buona lettura!

Tra i vari incontri più o meno casuali fatti al Salone del Libro di Torino, ce n'è stato uno che avevo programmato da un po' di settimane e che si è concluso meravigliosamente. Sto parlando della visita fatta allo stand della Nuova Editrice Berti, una casa editrice indipendente con sede a Parma che avevo adocchiato online i primi dell'anno. Il caso ha voluto che ritrovassi spesso i loro libri nelle librerie nelle quali mi recavo e ho deciso che doveva essere un segno. Ho fatto un po' di ricerche e alla fine mi sono innamorata follemente del catalogo. Il passo successivo era incontrarla alla prima occasione utile, che è stata proprio il Salone.


Non sono andata lì a mani vuote ma avevo fatto i compiti, perché ad aprile, alla Libreria Moderna Udinese avevo scovato il libricino Granito e arcobaleno di Virginia Woolf nella sezione critica letteraria e, riconoscendo la casa editrice ed essendo interessata all'argomento, lo avevo acquistato.

Una volta al Salone mi sono quasi subito recata allo stand in occasione del giro di ricognizione e ci sono tornata, carica il giorno dopo. Lo stand era uno dei più originali e ben fatti del Salone - dopo Iperborea e Sur che si son dati parecchio da fare!- e peccato per l'ubicazione, perché avrebbe meritato qualche occhiata in più dai passanti.

Cecilia Mutti, il direttore editoriale della CE, mi ha parlato un po' della storia della Nuova Editrice Berti. Cecilia aveva già lavorato in precedenza nell'editoria e in particolare nell'ambito di traduzione. Nel 2011 si è presentata la possibilità di rilevare la parte editoriale di una libreria/editrice storica di Piacenza, che pubblicava tradizionalmente saggistica, filosofia e religione e così è iniziata l'avventura.


Essendo interessata principalmente alla narrativa, Cecilia ha deciso di dare un nuovo taglio alla casa editrice: "abbiamo deciso di partire dai classici per guadagnare la fiducia dei lettori, e in particolare volevamo riportare alla luce quelle che possono essere delle chicche inedite". L'intento era anche quello di "svecchiare le traduzioni", perché molti dei classici pubblicati sono libri ormai fuori catalogo con le prime traduzioni mai aggiornate.  

Con il tempo si passa sempre di più alla pubblicazione di narrativa contemporanea, sulla quale Cecilia e la Nuova Editrice Berti iniziano ad avere grandi soddisfazioni. La prima è arrivata nel 2015 con Il posto migliore del mondo di Ayelet Tsabari, un'autrice israeliano-yemenita scoperta dalla casa editrice ancor prima della Random House, la quale ha avuto un grande successo. Un altro libro di cui Cecilia va molto fiera è Russia nell'ombra di H.G. Wells, il resoconto del viaggio in Russia nel 1920 in cui l'autore ritrae il paese all'indomani della rivoluzione d'ottobre e appunta tutte le contraddizioni e la confusione che vede con i suoi stessi occhi.

Perciò, il criterio con il quale un libro viene scelto per la pubblicazione è molto chiaro: "l'idea è quella di pescare autori e storie che per contesto e collocazione geografica raccontino pagine di storia dimenticate". E' il caso de Il terrorista nero di Tierno Monénembo, una storia ispirata a fatti realmente accaduti durante la Seconda Guerra Mondiale in Francia, quando un soldato nero viene ritrovato da padre e figlio nel bosco. Unitosi alla Resistenza contro i tedeschi, l'uomo deciderà di fare ciò che i nazisti chiamano "il terrorista nero". Potrei aggiungere di mio pugno anche Dove l'aria è più dolce, un romanzo familiare e in parte autobiografico di cui ti ho parlato nel Book Haul.

Insomma, storie inedite e particolari sono la cifra editoriale della Nuova Editrice Berti, ma non è tutto.

La particolarità di questa casa editrice è anche il contenitore, oltre al contenuto, dei libri. Cecilia ha detto giustamente che "in libreria bisogna essere riconoscibili per potersi fare conoscere e la grafica è molto importante da questo punto di vista". La cura con la quale le copertine, la carta e le dimensioni vengono pensate e realizzate si vede subito. Le copertine, in particolare, racconta Cecilia, sono disegnate "con una tecnica in parte a mano e in parte al computer" per la quale bisogna ringraziare Pietro Iaccarino, architetto e grafico della Nuova Editrice Berti.

Le difficoltà non mancano naturalmente ma gli espedienti per far conoscere una piccola casa editrice esistono, come l'utilizzo delle piattaforme web per quanto riguarda la reperibilità dei libri o anche solo la divisione dei libri stessi in collane in modo da avere un catalogo ben organizzato. Le fiere, come appunto il Salone del Libro, sono un altro trampolino di lancio per allargare la cerchia di lettori.

Cecilia ama il lavoro nell'editoria e nei pochi minuti di questa chiacchierata interessante mi ha trasmesso la sua passione per un lavoro che presenta molte difficoltà ma anche grandi soddisfazioni.

Da lettrice, ho chiesto a Cecilia il suo libro preferito: Pastorale americana di Philip Roth, ma ha tenuto ad aggiungere che le piace esplorare per poter leggere un po' di tutto. Gusti letterari che rispecchiano la passione e la cura che Cecilia mette nel lavoro con la Nuova Editrice Berti.

Sono sicura che il panorama letterario offerto dalla casa editrice sia originale e ben organizzato, interessante e per questo merita di essere letto. L'idea di letteratura della Nuova Editrice Berti sfonda le barriere geografiche abituali e dà voce ad angoli del mondo e storie poco conosciute, riportandone alcune alla vita, su carta.

I libri della Nuova Editrice Berti si possono trovare in libreria, online (Amazon, IBS, Feltrinelli, Libraccio) ma anche sul sito della casa editrice
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Buona giornata caro lettore, ci leggiamo alla prossima.
Francesca, Le ore dentro ai libri.

venerdì 9 giugno 2017

giugno 09, 2017

Book Haul #8: aprile, maggio + Salone del Libro

Buonasera! Sei pronto per un'immersione totale negli ultimi acquisti e letture di Aprile e Maggio? Te lo avevo promesso, perciò ecco qui un Book Haul ricco di titoli interessanti e spunti di lettura per il futuro. Mi sono proprio fatta una scorpacciata di libri! 
Buona lettura!


Il primo libro comprato ad Aprile è Giorno dei morti di Agatha Christie, un altro giallo in previsione di un’estate in cui avrò tempo per leggere. Per una buona volta non avrò libri da leggere per l’università (si spera) perciò potrò dedicarmi anima e corpo alle mie letture personali. Scegliere questo libro in particolare non è stato facile, perché della Christie ultimamente si vedono molte ripubblicazioni e la scelta tra i tanti mi ha sempre messa in difficoltà, soprattutto se c’è la voglia di conoscere qualsiasi cosa sull’autore/autrice. Qualche riga più in basso scoprirai che in parte questo desiderio è stato soddisfatto, ma non ti anticipo nulla.

Aprile è stato il mese della promozione della Iperborea, un 20% di sconto su tutto il catalogo e una birra Nørden Dark Mumme omaggio in occasione dei 30 anni dalla nascita di questa casa editrice. Ne ho approfittato e ho preso Niels Lyhne del danese J.P. Jacobsen che avevo avuto modo di iniziare a leggere l’anno scorso e che non ho mai finito. Il libro, naturalmente, è per un esame ma riuscire a finirlo è una piccola sfida che mi sono posta per dare a questo romanzo naturalista una seconda chance. Ah, la birra? Era ottima!


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