giovedì 9 giugno 2022

giugno 09, 2022

Tra perdita e appartenenza di sangue. "Uno di noi" di Larry Watson per il Bright Lights Bookclub


Autore:
Larry Watson 

Titolo: Uno di noi

Titolo originale: Let Him Go

Edizione: Mattioli, 2021

Traduzione: Nicola Manuppelli


[...]


Con il primo romanzo di Watson tradotto in Italia, Montana 1984, la regione occidentale emerge come protagonista sin dal titolo e con Uno di noi, sebbene non immediatamente riconoscibile, il paesaggio roccioso del Montana è lo scenario principale del romanzo. A riempire la cornice paesaggistica che, come argomenta il traduttore, non ha solo una funzione di contorno bensì dà ritmo alle azioni dei personaggi, è la storia di Margaret e George Blackledge (letteralmente la parte in piano di una parete rocciosa, da “ledge”). I due coniugi hanno perso il figlio in un incidente a cavallo e vengono privati anche del nipote Jimmy, l’unico che possa mantenere vivo il ricordo del defunto James.


Il romanzo si apre nel settembre 1951, mentre George sta tornando a casa dopo il lavoro. Tuttavia, l’uomo trova una casa spoglia, svuotata da Margaret in procinto di partire. La donna è decisa a seguire la nuora Lorna, risposatasi con un tale Weboy il cui comportamento violento nei confronti di Lorna e del piccolo Jimmy preoccupano Margaret.


Cristo, Margaret. Vuoi davvero farlo?

Sì. Gli occhi di Margaret Blackledge non hanno perso la loro capacità di sorprendere: grandi, liquidi, di un blu intenso e incastonati in un viso le cui superfici e angoli sembrano scolpiti nel marmo.

Con me o senza di me?

Con te o senza di te. È una tua scelta.


La fermezza della donna richiama non solo il suo viso marmoreo ma anche il suo carattere deciso. Determinata a ricongiungersi con il nipote, la donna parte con il marito, meno impaziente di lei a mettersi nei guai, in un viaggio scandito dai ritmi della natura e dal duro e freddo paesaggio tra North Dakota e Montana. Oltre a rendere il paesaggio centrale in una missione dai risultati più che incerti, Uno di noi rivela la diversità dei rapporti famigliari e mette in dubbio la facilità con cui il sangue possa determinare l’appartenenza a una famiglia piuttosto che a un’altra. Il viaggio dei Blackledge li porterà a uno scontro – tanto ideologico quanto letterale – con il famigerato clan dei Weboy.


L’elemento che scuote le sicurezze di Margaret è un’altra capo famiglia, Blanche Weboy, con la quale la donna mette in scena un vero e proprio teatrino in cui le regole sociali diventano un gioco di ruolo a cui solo Margaret sembra davvero credere. L’astuzia violenta e criminale di Blanche e della sua famiglia porterà al ribaltamento totale delle regole sociali che Margaret e George conoscono, minando l’esito positivo della loro missione e catapultandoli in una situazione dai risvolti tragici. 


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