Francesca - Le ore dentro ai libri
dicembre 24, 2019
virginia woolf
Letture sotto l'albero - i libri da regalare
Buongiorno lettrice e lettore e buone feste!
Devo ammettere che mi fa un po' strano rimettermi a scrivere un articolo per le letture sotto le feste, ma sono comunque contenta. Quest'anno, le letture non saranno propriamente a tema natalizio perché il primo semestre all'università mi ha dato una mazzata sulle spalle non indifferente e gli impegni sono triplicati.
Tanto perché ci piace cambiare - come alle scale di Hogwarts - ho deciso che per mantenere comunque la tradizione di Letture sotto l'albero non ti consiglierò libri che parlano solo del Natale ma romanzi e saggi che credo siano perfetti da dare in dono a chi amiamo di più. Ci sono libri che ho letto e che mi hanno riempito il cuore, altri la mente e altri ancora l'anima - addirittura, sì! - e credo che non ci sia regalo più bello del condividere le gioie della lettura con chi abbiamo vicino.
Devo ammettere che mi fa un po' strano rimettermi a scrivere un articolo per le letture sotto le feste, ma sono comunque contenta. Quest'anno, le letture non saranno propriamente a tema natalizio perché il primo semestre all'università mi ha dato una mazzata sulle spalle non indifferente e gli impegni sono triplicati.
Tanto perché ci piace cambiare - come alle scale di Hogwarts - ho deciso che per mantenere comunque la tradizione di Letture sotto l'albero non ti consiglierò libri che parlano solo del Natale ma romanzi e saggi che credo siano perfetti da dare in dono a chi amiamo di più. Ci sono libri che ho letto e che mi hanno riempito il cuore, altri la mente e altri ancora l'anima - addirittura, sì! - e credo che non ci sia regalo più bello del condividere le gioie della lettura con chi abbiamo vicino.
Un libro per riempire il cuore
Il primo che ho il piacere di consigliarti è un classico che, forse, viene letto troppo poco da adulti. Parlo di Matilda di Roald Dahl, romanzo meraviglioso e sincero sulle avventure di una bambina di cinque anni e mezzo alle prese con un mondo di adulti che non solo non la capisce, ma si fa anche beffa di lei.
La storia, forse, è conosciuta ai più grazie all'adattamento cinematografico del 1996, film con il quale ho scoperto la storia quando ero una bambina. Matilda è una bambina sola nella sua famiglia, nei confronti della quale il narratore non risparmia taglienti critiche o commenti espliciti sull'ignoranza diffusa in casa Wormwood. Matilda, però, scopre piccolissima i libri che le daranno quella compagnia e quell'amore che sempre aveva sentito mancarle intorno. Il libro è abbastanza diverso dal film, perché sebbene l'elemento magico sia presente in entrambi, nel romanzo fa la sua apparizione dopo la metà. Sembra quasi che Dahl abbia voluto concentrarsi non tanto sulla "facile soluzione" che la magia avrebbe potuto offrire a Matilda per vendicarsi, in qualche modo, di questo mondo di adulti incapace di ascoltare e comprendere la saggezza dei bambini e dei libri, bensì sull'importanza di affrontare questo stesso mondo per potersene distaccare definitivamente.
Matilda non è un libro sdolcinato o intriso di una leziosità nauseabonda, tutto il contrario: si tratta di una storia sincera, profonda e reale, cosparsa di una tenerezza che solo i bambini e gli adulti più capaci ad ascoltare sapranno apprezzare. Lacrima assicurata a fine lettura.
Un libro da leggere con calma
Se c'è un libro che si trova sul mio comodino da più di due anni è Scrivere la vita: più di mille pagine di lettere scritte da Vincent van Gogh principalmente al fratello Theo. Questo non è un libro con il quale mettersi paletti se non quello di gustarselo piano piano quando se ne sente il bisogno. Chi conosce il genio tormentato di van Gogh sa quanto intense siano le sue rappresentazioni della realtà; le lettere riportano quella stessa intensa passione che il pittore metteva nel dipingere paesaggi reali e immaginari, tormentati come la sua anima. Vincent, infatti, era anche un attento lettore e, da ottimo osservatore della realtà, sapeva cogliere l'essenza di ciò che gli accadeva e leggeva al punto da sentirsene sopraffatto emotivamente. Non c'è raccolta di lettere altrettanto bella, ricca e profonda come questa di Vincent van Gogh.
I libri di Virginia per ricordarci l'importanza di esistere
Sarà forse un po' scontato e la categoria non gli farà assolutamente giustizia, ma questo mi è sembrato l'unico modo per descrivere l'importanza dei saggi scritti negli anni da Virginia Woolf. Autrice del cuore per me e molte altre amiche, un'autrice che può far breccia anche negli animi maschili perché non c'è nessuno che parla di libri, letteratura, società come lei. Ironica, pungente ma sempre profondissima, Virginia Woolf è stata prolifica nella scrittura di articoli e saggi che affrontavano questioni spinose della sua - ma anche nostra - società.
Primo tra tutti, l'importanza della propria esistenza, della propria voce. Il primo saggio che ti consiglio, infatti, è il più famoso: Una stanza tutta per sé, da gustarsi senza pregiudizi e con una matita nella mano libera.
Altrettanta attenzione deve essere dedicata alla raccolta curata da Liliana Rampello, Voltando pagina. Non si può sbagliare con questo libro se si vuole avere una conoscenza approfondita - ma comunque da poter scandire in vari momenti e a proprio piacere - dell'amore sconfinato di Virginia Woolf per gli aspetti più dinamici della vita: i libri e la letteratura.
Libri da leggere tutti d'un fiato
Perché sì, tutti hanno accanto lettori non proprio forti che hanno bisogno di un libro che non li spaventi. Ne ho due, uno in italiano e uno in inglese per chi vuole tentare la sorte.
L'ignoto ignoto di Mark Forsyth è un libricino che non sapevi di voler leggere. In pochissime pagine l'autore riesce a spiegare, anche con una certa intensità, un concetto al quale non si fa mai caso quando si entra in una libreria: il piacere di non trovare ciò che cercavi, ma ciò che ti serviva. E' quel libro nascosto nell'angolo dello scaffale, o quello schiacciato in mezzo a due mattoni giganti, ma anche quello in cassa insieme agli altri a cui non presti mai attenzione. Insomma, il piacere di trovare un libro che non sapevi ancora di volere.
Art Matters di Neil Gaiman - brillantemente illustrato da Chris Riddell - è un libro illustrato e quando Neil Gaiman parla, tutti tacciamo. Sebbene la prima parte di questo libro avrebbe potuto essere sviluppata meglio, la seconda è ciò su cui punterei tutto: l'importanza del fallimento come spinta per trovare la "propria arte", ovvero il proprio modo di raccontare la realtà, la tua storia e la tua mente.
Credo che anche per quest'anno sia tutto. Avrei voluto fare un lavoro diverso per questa rubrica, ma prendo spunto dall'ultimo libro che ti ho consigliato per farti capire - e far capire a me stessa - quanto sia fondamentale avere la forza di mollare per poter trovare alternative spesso migliori dei primi tentativi. Questi sono i consigli di Neil Gaiman per chi vuole intraprendere una carriera artistica, da freelance o qualsiasi attività che coinvolga la creatività:
- se hai un’idea di cosa vuoi fare o di cosa ti è stato chiesto di fare, vai e falla. Ed è più difficile di quanto suoni e, qualche volta alla fine, tanto più facile di quanto tu possa immaginare.
- quando inizi, devi affrontare i problemi del fallimento. Devi avere la pelle dura, imparare che non tutti i progetti sopravviveranno.
- mentre stai facendo una buona arte, fanne una tua, fai le cose che solo tu puoi fare. L’unica cosa che hai e che nessun altro ha sei tu. La tua voce, la tua mente, la tua storia, la tua visione delle cose. Perciò, scrivi e disegna e costruisci e suona e danza e vivi come solo tu sai fare.
Francesca, Le ore dentro ai libri.